Torna sulle scene il cantautore romano Francesco Spaggiari e lo fa con un brano che è pura poesia. Lo abbiamo contattato per farci raccontare “La Notte di San Giovanni “:
– Ciao Francesco, che piacere ritrovarti! Innanzi tutto complimenti, raccontami come nasce l’ispirazione per questo bellissimo pezzo…
“Ciao Luca, grazie e ben trovato! Il titolo fa riferimento al festival della canzone romana che si svolgeva ogni anno a San Giovanni, durante la notte delle streghe… e che, nel 1901, venne vinto proprio da “Nina si voi dormite”. La strofa, in romanesco, si rifà alla tradizione delle invettive del Belli (che poi viene citato prima del crescendo finale) mentre il ritornello, in italiano, vuole essere un omaggio più schietto alla tradizione più conosciuta e popolare.”
– La canzone, correggimi se sbaglio, ha un testo molto nostalgico…
“No non sbagli, infatti, la canzone, in sè, parla di quella Roma sparita agli occhi della mia generazione: la nostalgia di una bellezza che sfugge ai trenta/quarantenni di oggi (ma di cui abbiamo una profonda memoria).
– E anche i riferimenti sono molto diretti e senza mezzi termini…
“I riferimenti sono tutti molto espliciti e anche volutamente semplici: carichi di quella indolenza tipicamente trasteverina e anche di quella spocchia ancora un po’ troppo stupidamente romana…
– Farà parte di un disco? Noi ci auguriamo di si!
“Diciamo che è la ghost-track di un EP (in attesa di distribuzione) che si chiama “Finalmente Terra. Per ora è on line come singolo e disponibile su tutte le piattaforme streaming.”
– Grazie Francesco, in attesa dell’uscita di Finalmente Terra, ci godiamo questo brano. A presto e ancora complimenti!
Grazie a te Luca. Un saluto ai lettori di Qube Music, a presto!
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“La notte di San Giovanni” – regia di Antonio Silvestre con Eleonora Timpani, Giuseppe Panico, Abate Bartolomeo Franco, direttore della fotografia Marco Cuzzupoli operatore Simone De Mattia, 1^ assistente Giulio Romano 2^ assistente Edoardo Forte, costumi Laura Maccarone, trucco Chiara Fulli, colorist Luca Sano, aiuto regista Re Salvador, fotografo di scena Matteo Nardone.
