“Per essere perfetto, devi essere modesto, spacciarti per normale, di cultura ma non troppo, impegnato nel sociale, confidenziale ma con distacco. No, è meglio fingersi arrabbiato, me la prenderò con tutti per far finta di non essere annoiato, e mi daranno ragione, di ragioni ce ne è a mille ma si guarda sempre quella più vicina alla pupille. Che palle”.
Nicolò Carnesi, classe 1987, scrittore, surrealista e musicista. Se non lo conoscete dovreste conoscerlo, se lo conoscete non dovreste smettere di ascoltarlo.
Sorvolando su “ogni riccio un capriccio”, Carnesi impersonifica perfettamente lo stile del cantautore pop indie, non è un personaggio appariscente e particolarmente “social”, ma anzi nasconde e non ostenta la sua vita privata, a meno che non si parli del suo lavoro e delle sue canzoni.
“Bellissima Noia” è l’ultimo lavoro del cantautore palermitano, 9 tracce che sono parole, storie, canzoni che corrono e viaggiano con frenesia nella testa e sulla pelle.
Le canzoni di Nicolò sono fortemente attuali e generazionali, Bellissima Noia è un’esplosione di suoni e parole, la sintesi perfetta dell’intero album. Il secondo brano Lo Spazio Vuoto è un viaggio lunghissimo che racconta il disagio generazionale, lo spazio vuoto è quello che cerchiamo di riempire coi nostri sogni “e preferisco dormire e continuare a sognare, tanto il mondo resta uguale.” Fotografia è un fermo immagine immacolato del passato, e poi ancora più ritmata la quarta traccia dell’album Lo scherzo infinito “la vita è un gioco in cui non vinci mai, il tempo è solo una sovrastruttura, la morte è solo una parola.”
il Lato migliore e Cambiamento, quinta e sesta traccia, alternano sentimenti diversi ma uniti dalla percettibile e sempre presente “bellissima noia” di cui parla l’intero album, anche per questo motivo Carnesi è stato definito Dino, ovvero il protagonista del libro “La noia” di Alberto Moravia, che in un passo del romanzo afferma: “per me la noia non è il contrario del divertimento, potrei dire, anzi, addirittura, che per certi aspetti essa rassomiglia al divertimento in quanto, appunto, provoca distrazione e dimenticanza, sia pure di un genere molto particolare. La noia, per me, è propriamente una specie di insufficienza o inadeguatezza o scarsità della realtà”. (Amen)
Ricalcolo è il brano più movimentato dell’album e ricorda vagamente i pezzi di Samuele Bersani, Comunichiamo male è la storia di una coppia moderna, appariscente e perfetta fuori ma piena di problemi dentro.
L’album si chiude con M.I.A. una canzone di quasi 10 minuti che più che un testo di una canzone sembra una poesia moderna: “Sento le onde vibrare, gli stormi volare e decido che questo non deve finire, e invece mi libero di tutto il male del mondo, ci penso soltanto un secondo e mi vedo su spiagge ed inverni lontani che a stento mi accorgo di aver superato il concetto di uomo.”
https://youtu.be/Sxo8ZJ8xwcc”]
Bellissima noia è un album assolutamente riuscito, maturo e stilisticamente ricercato, Nicolò Carnesi è ormai un cantautore definito, pungente e romantico, non urla ma racconta le sue storie che si trasformano in emozioni. Molto più in linea con Lucio Dalla, Battisti, Battiato che con i cantautori moderni, Carnesi ha ridato finalmente nuova fiducia a questo genere (in chiave moderna si intende, ovvio), con il suo continuo richiamo alle sonorita degli anni Sessanta e Settanta (soprattutto in M.I.A.) ha reso questo album completo, riflessivo, disincantato, ma mai noioso.
Carlotta Tomaselli
Tracklist
Bellissima Noia
Lo Spazio Vuoto
Fotografia
Lo scherzo infinito
Il lato migliore
Cambiamento
Ricalcolo
Comunichiamo male
M.I.A.