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ANDREA FERRARO: “Aggressive Introverted”, la rivincita Rock degli introversi

Dopo aver dato il via alla pubblicazione del proprio album solista “The Black Project” con le prime due tracce “Fading Away” e “It’s Only Darkness”, il chitarrista romano Andrea Ferraro è in procinto di far uscire il terzo brano, “Aggressive Introverted”.

Sul brano in uscita Ferraro spiega: “Fino ad ora, a livello tecnico, è sicuramente la traccia più impegnativa delle tre. Mentre Fading Away e It’s Only Darkness erano state composte in parte due anni fa, “Aggressive Introverted” è stata scritta interamente in questi giorni. Quanto all’argomento del brano, posso dire che quando qualcuno che mi approccia dall’esterno viene a sapere che sono un chitarrista, si aspetta la tipica storia di eccessi e droghe. In realtà la caratteristica che ha scolpito la mia vita quand’ero piccolo, è stata il mio essere introverso. La vita dell’introverso è fatta di piccoli eventi che per il mondo appaiono insignificanti ma che per lui equivalgono a scalare una montagna o correre i 100 metri. Essere un introverso è una fatica assurda perché anche soltanto parlare o suonare in pubblico o salutare la ragazza che ti piace, diventano imprese titaniche delle quali non ti senti mai all’altezza. Scontrarsi con tutte queste difficoltà porta un enorme senso di frustrazione e alcuni sfogano la propria rabbia sul prossimo, altri su loro stessi. Io appartengo alla seconda categoria perché all’inizio non facevo che denigrare me stesso per i miei limiti. Fortunatamente con gli anni ho imparato moltissimo su come superare determinati blocchi, ho fatto progressi che non avrei mai creduto possibili (e che non si aspettavano nemmeno le persone che avevo intorno) e alla fine ho capito che potevo usare quella frustrazione come carburante per raggiungere gli obiettivi positivi della mia vita. In questo senso, davvero più la vita mi butta giù e più divento forte. Quello in cui viviamo è un mondo fatto per gli arroganti e per i pieni di sé, non è un mondo per gli introversi, e una parte di me conserva ancora la sua natura schiva, timida e impacciata, soprattutto quando si parla degli eventi importanti della mia vita. In fin dei conti va benissimo così, fa parte di me, e “Aggressive Introverted” parla di tutto questo.”

Sulle sue origini come musicista e come persona, il musicista ci spiega: “La musica ha sempre avuto un grande effetto su di me ma per tutta la prima parte della mia vita non mi è mai venuto in mente di prendere in mano uno strumento. Semplicemente quando mio padre mi faceva ascoltare i vinili dei Led Zeppelin, dei Beatles o dei Genesis, venivo rapito da quelle canzoni ma non sapevo perché e terminato l’ascolto tornavo alla mia vita di sempre. Mio padre suonava spesso la chitarra in casa il sabato o la domenica e anche quello aveva un grande impatto su di me ma fu solo al liceo che nacque il mio desiderio di suonare. Il mio amico Giorgio suonava la chitarra nella band dell’oratorio e mi fece conoscere i Guns ‘N’ Roses. Quando ascoltai per la prima volta l’assolo di Sweet Child O’ Mine fu come un pugno nello stomaco e decisi che sarei diventato un chitarrista, a qualunque costo.
Per quanto riguarda il mio essere musicista potrei nominare tanti momenti e influenze importanti; la realtà è che sono come una spugna che assorbe tutto ciò che c’è di bello nella musica che ascolta e la filtra attraverso le proprie emozioni e il proprio modo di essere, posso davvero trarre ispirazione da qualunque cosa. Per quanto riguarda la persona che sono oggi, credo che una parte importante l’abbia fatto il modo in cui ho reagito alle sofferenze. La sofferenza ci accomuna tutti, tutti soffriamo e nessuna sofferenza è più o meno importante di un’altra, ma ognuno di noi reagisce al dolore in modo diverso. C’è chi ci ride su, chi scappa, chi diventa aggressivo, chi acquista la fede, chi la perde, chi inizia a fare del bene agli altri e così via. Credo davvero che il modo in cui reagisci al tuo dolore definisca chi sei.”

Ferraro non ha dubbi su quale sia la maggiore difficoltà per il musicista di oggi: “Essere obiettivo nei confronti di te stesso e degli altri è diventato arduo! Il mondo dell’arte è pieno delle parole “geniale”, “fantastico”, “talento incredibile” o al contrario anche “fallimento”, “orribile”, “improponibile”. Gli estremi fanno continuamente a cazzotti e i social media amplificano questo o quell’altro aspetto a seconda dei giorni. Penso che un artista che inizia la sua carriera rischi davvero di fare molta fatica nel distinguere il vero dal falso, cosa è buona musica e cosa non lo è, come fare a capire se un pezzo che ha scritto è valido oppure no. Mantenere l’obiettività è l’unica arma che abbiamo per poter migliorare e far si che la nostra musica sopravviva all’erosione del tempo.”

Infine lo shredder romano rivela qualche dettaglio sui suoi progetti futuri: “Al momento il focus è tutto sul finire quest’album e sono convinto che grazie al sostegno di Marco (registrazione e missaggio) e Matteo (basso) ci riuscirò nel modo migliore possibile. Subito dopo mi piacerebbe da morire presentarlo live in qualche location interessante, non un tour ma un evento unico, magari filmandolo in alta definizione…per fare una cosa del genere io e Matteo dovremmo trovare un altro paio di collaboratori (un batterista e una seconda chitarra) e organizzare l’evento non sarebbe semplice, ci sono un sacco di variabili in gioco, ma resto positivo e voglio credere che prima o poi ci riusciremo… subito dopo vorrei incidere il secondo capitolo di questo progetto musicale; a quel punto avrei parecchi pezzi da suonare live e quindi mi piacerebbe da morire organizzare un piccolo tour suonandoli dal vivo.”

Il brano “Aggressive Introverted” sarà online da marzo 2022, non perdetevelo!