INTERVISTE

Gabriele Antinori: uno dei protagonisti di Natural Born Comedians [INTERVISTA]

La verità è il sale della comicità. Parli dei tuoi problemi, del marcio che hai dentro e più è marcio e più probabilmente farai ridere il pubblico…

Gabriele Antinori è un ragazzo che solo a guardarlo fa venire da ridere. Non è un insulto, anzi, per il lavoro che fa è sicuramente il migliore dei vantaggi. Sguardo vispo e guanciotte da orsacchiotto, Gabriele sfrutta a pieno il suo aspetto e le gestualità del suo corpo in quello che è il suo cavallo di battaglia: il rapporto e gli approcci con l’altro sesso. Classe 1988, da Manziana in provincia di Roma approda al programma NATURAL BORN COMEDIANS sul famoso canale COMEDY CENTRAL di SKY. Noi siamo i primi ad avere il piacere di porgli qualche domanda tra battute e risate.

– COME HAI INIZIATO A FARE IL COMICO?

Ho iniziato facendo un corso all’Accademia del Comico a Roma, principalmente studiando un filone più cabarettistico. Poi ho approcciato anche la Stand Up Comedy facendo dei corsi con Saverio Raimondo, un comico che fa parte del gruppo “Satiriasi”. Tramite lui e grazie all’Oppio Caffè (zona Colosseo), ho cominciato esibendomi con gli open mic (open microphone: serate in cui ognuno può presentarsi e portare sul palco ciò che vuole) e poi con un po’ di stand up comedy. L’Oppio è convenzionato con il canale Comedy Central, una sera sono venuti gli autori del canale e mi hanno scelto insieme ai miei compagni per fare questo programma che è NATURAL BORN COMEDIANS.

– POSSIAMO DIRE CHE È TUTTO MERITO DEL CORSO CHE HAI FREQUENTATO OPPURE SEI VERAMENTE UN “COMICO NATO”?

Io sono nato così. La comicità in generale mi è iniziata a piacere da quando ero piccolo, addirittura con STANLIO & OLLIO. Mio zio mi portava i VhS e vedevo per ore questi video in bianco e nero. La loro comicità era molto vecchio stile, si trattava di slapstick, un genere primordiale e molto fisico. Da lì, sono andato avanti e ho iniziato ad interessarmi a tutti gli altri tipi di comicità, tipo i programmi di Serena Dandini e Corrado Guzzanti che anche mia madre e mio padre vedevano. Da AVANZI a TUNNEL, fino al PIPPO KENNEDY SHOW e L’OTTAVO NANO. Poi piano piano ho iniziato anche a vedere i comici di ZELIG e crescendo mi sono interessato anche al genere satirico, nello specifico Luttazzi e Grillo.

Infine per la storia delle presunte battute copiate da parte di Luttazzi, ho scoperto i comici anglosassoni ed in particolare americani. Il primo video che ho visto su internet è stato di Bill Hicks, sono rimasto basito e affascinato e mi sono chiesto: – “Ma come c**** fa questo a dire queste cose allucinanti?” – Giuro che non pensavo che si potessero dire cose del genere! (Ride) Poi George Carlin, Richard Pryor e tanti altri… Sono tantissimi, quasi infiniti! (Ride ancora).

– HAI NOMINATO TANTI COLLEGHI FAMOSI, CON QUALE TI PIACEREBBE LAVORARE?

Italiano?

– CHI PREFERISCI O STIMI PARTICOLARMENTE…

Non saprei. Sicuramente continuerei a lavorare con tutti gli amici di NATURAL BORN COMEDIANS che sono bravissimi e poi mi piacerebbe molto fare qualcosa con Guzzanti. Se vogliamo volare, ti dico anche Doug Stanhope, Woody Allen e Louis C.K.

– I COMICI RAPPRESENTANO L’INCARNAZIONE DELLA FELICITA’, MA ESISTE ANCHE IL LUOGO COMUNE CHE NELLA VITA PRIVATA E NEL PROFONDO SIANO DELLE PERSONE MOLTO RIFLESSIVE E MALINCONICHE. È VERO? VALE ANCHE PER TE?

Assolutamente. Non è la regola, ma di norma è quasi sempre così. Quello che faccio io, la stand up comedy, è una sorta di terapia, lo faccio per far ridere gli altri, ma in primis lo faccio per me stesso. È qualcosa di molto liberatorio, mi permette di far uscire in modo positivo tutto quello che ho dentro. In pratica tiri addosso la tua merda agli altri! (Ride, rido anch’io).

– TU PARLI MOLTO DEL TUO RAPPORTO CON LE RAGAZZE. TUTTO VERO?

La verità è il sale della comicità. Prendi una cosa vera del tuo vissuto e della tua persona, la porti sul palco, senza maschere e senza inibizioni e vai in terapia! Parli dei tuoi problemi, del marcio che hai dentro e più è marcio e più probabilmente farai ridere il pubblico. Il segreto è saper ridere di se stessi!

– NEGLI ULTIMI TEMPI SI DIVENTA PIU’ FAMOSI TRAMITE I SOCIAL E YOUTUBE. COME CI SI SENTE A FARSI CONOSCERE ALLA VECCHIA MANIERA, IN TELEVISIONE?

Guarda lo vorrei sapere anche io! Sono stato molto fortunato, io di gavetta ne ho fatta poca e niente, perché ho fatto solamente qualche spettacolo in vari piccoli locali. Sono stato scelto così, in poco tempo. Per me è stato anche un po’ spiazzante andare in video. Da un giorno all’altro mi sono ritrovato in televisione. Fa un effetto strano, non te lo so spiegare e forse ancora non lo so spiegare neanche a me stesso. Sono sincero, il mio obiettivo principale non era quello di iniziare così, la TV viene vista sempre come obiettivo finale, secondo me è un mezzo per farti conoscere. Onestamente mi piace molto più il live. Poi ci sono tante altre possibilità lavorative!

– COSA SPERI PER IL TUO FUTURO ARTISTICO?

Spero di continuare a fare questo programma e di riuscire a fare spettacoli dal vivo, vorrei arrivare ad un buon livello. Non dico di eguagliare gli americani, ma almeno di raggiungere un livello alto. Spero che la stand up comedy si evolva. Per il resto quello che verrà andrà tutto bene, radio, televisione, cinema… qualunque cosa! (Ride di gusto).

– DOMANDA DI RITO PER LA MIA RUBRICA LITERARY PRESCRIPTIONS: CHE LIBRO CI CONSIGLI?

Posso consigliarvi un libro che mi piace molto: FACTOTUM di Charles Bukowski.

Saluto Gabriele con il sorriso sulle labbra e la sicurezza che la prossima intervista me la concederà dopo avermi inserito nella sua lunga agenda di appuntamenti.

Francesca Romana Piccioni