Il cantautore romano Lorenzo Pucci si racconta con un nuovo album, “Sono sempre in ritardo”. L’artista 28enne, musicalmente attivo dal 2015, anno in cui ha stretto una collaborazione con la Pyramid Produzioni, ha deciso di mettersi in gioco utilizzando il jazz-funk per parlare di sé.
“Sono sempre in ritardo” rappresenta dunque un’autobiografia di Pucci che, attraverso le 17 tracce che compongono il lavoro discografico, rivela limiti, errori e tutte le difficoltà della vita di una generazione giovane. Il desiderio e la determinazione di affrontare la realtà sfocia infatti in una sete di riscatto, conseguenza dell’appeal riflessivo del cantante. Il filo conduttore di tutto il disco è il tempo e il riflesso di sé stessi, in questo caso di Lorenzo. Da una parte un tempo ostico, che scorre inesorabile a tamburo battente. Dall’altra una seconda personalità con cui nel quotidiano ci si confronta e innesca inevitabili riflessione sulla presa di coscienza del sé.
A fare da contorno ad un concept album denso di tutti gli aspetti della vita il genere che, come già accennato, si basa sulle sonorità del jazz-funk che si mischiano a cadenze soul finalizzate a ricreare un’atmosfera intima: complice della sfera emotiva ricreata la strumentazione di cui gode il disco. Voce e soprattutto chitarra sembrano dialogare tra loro evocando nell’ascoltatore un clima univoco di conforto e, allo stesso tempo, dolore che, in maniera quasi ossimorica, sembra essere piacevole all’animo.
La tracklist di “Sono sempre in ritardo”
- 15 Minuti
- Temporale
- Non è Cosa
- A Notte Fonda le Navi
- Altare
- 30 Minuti
- Sono Sceso in Piazza
- Al Volo
- Diploma
- 45 Minuti
- Elio
- Vorrei Portarti Lontano
- Quinto
- 60 Minuti
- Sono Sempre in Ritardo
- Tenere il Passo
- La Scritta Fine
Francesco Tusa