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Kendrick Lamar: scopri i segreti nascosti dentro DAMN

Il dolore, Dio, la sofferenza e un rilascio di Venerdì Santo, portavano a presagire ad un nuovo album già pronto per la domenica di Pasqua: una nuova resurrezione Lamariana…

Difficile metabolizzare un disco come DAMN in meno di una settimana, quasi impossibile pensare di poterlo recensire. La cosa giusta da fare, per ora, è scoprire qualche gemma nascosta tra i 14 brani.
DAMN porta questo genere su un livello di sperimentazione completamente nuovo: per capirlo può già bastare la release di un pezzo come The Heart Part 4, che sposta completamente gli equilibri.
Kendrick non delude e nasconde in Fear un testo al contrario, presente nei cori, della durata di circa 20 secondi, che dice questo: “Every stone thrown at you resting at my feet / Why God why God do I gotta suffer / Pain in my heart carry burden for the struggle / Why God why God do I gotta bleed / Every stone thrown at you restin’ at my feet / Why God why God do I gotta suffer / Earth is no more, won’t you burn this mufucka?”. A scovarlo sono stati quei simpaticoni di Pigeon and Planes, che hanno mostrato come Lamar e il suo rap vadano oltre la realtà e veramente si avvicinano ad una teologia del rap. KL è estremamente vicino a Dio.
Il dolore, Dio, la sofferenza e un rilascio di Venerdì Santo, portavano a presagire ad un nuovo album già pronto per la domenica di Pasqua: una nuova resurrezione Lamariana, che non è purtroppo arrivata, ma vedere l’accanimento dei fan/utenti a trovare teorie, è stato ad ogni modo bellissimo.
Nel 2017 non si può essere d’accordo con quelli che confinano un disco del genere nell’angolo della provocazione, Lamar fa arte a 360 gradi: nel video di DNA infatti, grazie al cameo di Don Cheadle e ScHoolboy Q, bisogna apparecchiare orecchie e occhi per godersi lo spettacolo.
Il suo live al Coachella l’ha dimostrato: Kendrick Lamar è una profezia vivente del rap e merita di essere ascoltata, creduta.

Gianluigi Marsibilio