Anno: 2016
Etichetta: Fiabamusic/Believe
Genere: Acoustic Rock
Formazione: Michele Vicentini (chitarra, voce), Jacopo Broseghini (chitarra, basso, voce), Federico Sassudelli (chitarra, batteria, voce), Gnu Quartet (archi), Alberto Marsico (organo Hammond).
Il 22 gennaio è stato pubblicato il settimo lavoro di studio dei Bastard Sons Of Dioniso. Il disco, prodotto dagli stessi musicisti in collaborazione con Piero Fabiane, è stato registrato in Trentino nel 2015 per poi essere missato e masterizzato da Gianluca Vaccaro al Terminal2Studio di Roma nel settembre dello stesso anno. Sulla Cresta Dell’Ombra – questo il titolo dell’album – si compone di dodici brani per la maggior parte provenienti dai precedenti lavori del gruppo qui arrangiati in chiave acustica. Vi sono inoltre due inediti, tra cui quello che da il nome al disco e che ne ha anticipato la pubblicazione, ed una cover – Suite Judy Blue Eyes – di Stephen Stills facente parte del repertorio di Crosby, Stills & Nash.
Il trio trentino ha deciso di appendere momentaneamente al chiodo le chitarre elettriche in favore delle acustiche, qui supportate dagli archi degli Gnu Quartet e dall’organo Hammond di Alberto Marsico per un sound più semplice ed essenziale. Se inizialmente infatti l’ascolto delle nuove versioni di brani come L’Amor Carnale ed Io Non Compro Più Speranza – da In Stasi Perpetua del 2009 – può lasciare disorientati, va però contestualizzato in questa esperienza di unplugged, considerando i pezzi come a sé stanti e non paragonabili ai precedenti arrangiamenti. Una delle migliori canzoni di questo disco è sicuramente Sulla Cresta Dell’Ombra che, con il suo andamento accattivante, si fissa con estrema facilità nella mente dell’ascoltatore, cosa che ha certamente contribuito a farne il singolo di lancio ideale. Il brano che gli succede, Trincea, per il quale i TBSOD collaborarono fin dall’inizio con gli Gnu Quartet, è connotato da un suono particolarmente morbido e da un gran bel testo. Con Ti Sei Fatto Un’Idea Di Me vi è un’apprezzabile accelerata country-rock nella ritmica complessiva dell’album ma, ciononostante, la canzone ha il limite di risultare un po’ ripetitiva a livello testuale. Versa La Mia Testa è – a parer mio – il pezzo dotato di minor forza d’impatto, il meno convincente del disco; ad esso seguono però il fortunatissimo omaggio del trio a Crosby, Stills & Nash e la spumeggiante Samurai in cui viene affrontato un tema di un certo spessore, come quello dell’incapacità di comunicazione tra gli opposti (il samurai e la bambolina voodoo appunto), con un approccio leggero e scanzonato, si da non renderne complesso l’ascolto. L’attacco di Precipito palesa la fondamentale influenza che il miglior prog rock ha avuto nella creazione di questi nuovi arrangiamenti. Facendo una considerazione di più ampio respiro, si può in effetti notare quanto nell’intero album siano radicate e palpabili le atmosfere e le sensazioni sonore tipiche di alcuni gruppi precursori del genere, come i Procol Harum ed i Moody Blues. Il sing along di Rumore Nero ci traghetta poi dolcemente verso Vorrei Un Déjà Vu, secondo inedito di questo disco, dal carattere lineare e privo d’inutili orpelli ed infine all’intrigante, profonda ritmica del brano Sangue Stasera.
Concludendo: i Bastard Sons Of Dioniso hanno ripreso in mano dei vecchi brani, ci hanno lavorato, eliminando tutto quel che in questo momento della loro carriera è considerato superfluo, fino a restituirli a nuova vita. Un nuovo volto ed una rinnovata freschezza che rende piacevole l’ascolto di questo disco dall’inizio alla fine con picchi di elevata qualità e qualche, seppur piccolo, neo.
Tracklist:
- Io Non Compro Più Speranza
- Sulla Cresta Dell’Ombra
- Trincea
- L’Amor Carnale
- Ti Sei Fatto Un’Idea Di Me
- Versa La Mia Testa
- Suite Judy Blue Eyes
- Samurai
- Precipito
- Rumore Nero
- Vorrei Un Déjà Vu
- Sangue Stasera
Laura Di Francesco