Primo disco da solista per Ermal Meta, cantautore e compositore albanese naturalizzato italiano, dopo i 3 dischi in studio usciti ed elaborati con il gruppo “La Fame di Camilla” l’abbiamo rivisto vestito ben benino e tutto solo soletto sul palco nientepopòdimeno che di Sanremo, con un pezzo bene confezionato, intonato, dal testo accattivante e veritiero Odio le favole.
Umano, questo il titolo, è un album tendezialmente molto elettro-pop, i testi sono tutti ben curati ed essenziali, Ermal sembra essere rimasto in bilico tra l’indie e il pop ma è riuscito in questo modo ad accaparrarsi una fetta di pubblico più ampia rispetto a quella precedente.
9 tracklist che sono frammenti di vita, ricordi rispolverati, reali pure e vive emozioni, semplici ma non banali, Ermal Meta ha confermato in questo lavoro di essere un vero artista e non solo un indiscutibile autore di canzoni di successo (che abbiamo avuto modo di ascoltare attraverso altre voci famose).
La prima traccia del disco è “Odio le favole” brano portato sul palco dell’Ariston che sta riscuotendo un notevole successo anche nelle radio nazionali, il secondo brano “Gravita con me” è l’aperitivo del disco, un assaggio dell’energia e delle parole “è l’amore che ci manca, è l’amore che ci salva”, “Pezzi di paradiso” racconta noi e la nostra epoca, è il viaggio di una notte nella vita di una generazione che si è persa.
“A parte te” è un pezzo dolcissimo e romantico, Ermal sfoggia un timbro vocale preciso e originale, questo è il brano definito “ballata” del disco che assomiglia molto a un Dente (più evoluto e maturo) dei primi album.
“Umano” è un pezzo più rock e contiene anche una citazione Pirandelliana d’effetto “Cerco il futuro e gli occhi di qualcuno, uno centomila, non c’è più nessuno”. Volevo dirti apre la via a tantissimi interrogativi della vita “ci sono pochi padroni, di schiavi milioni, cervelli emigranti, non li conti più” per poi incalzare con “viviamo insieme senza più pensare al domani come ci viene”, in “Bionda” con un falsetto iniziale svela che non esiste un vero motivo se ci si annoia a morte ad una festa ma è il “io me ne andrei a fare un giro con la mia vita. Vuoi venire con me?” che fa scoppiare e decollare il ritornello, come in “Lettera a mio padre”, brano già diffuso nel 2014, la musica alleggerisce il testo e il tema forte della canzone: “Poche rughe di espressione, più nient’altro di te sopravvive in me, un cognome da portare solo questo sarai…”, l’album finisce con “Schegge”, interpretazione perfetta, impeccabile e coinvolgente anche la voce “così sfuggente, libera sai come stringermi senza incatenare”.
“Umano” è un album sentito, che emoziona e fa sognare, che piace e fa anche ballare, la musica fa quasi da contorno ai testi, veri protagonisti di questo progetto musicale, che risaltano la qualità di questo primo lavoro da solista di Ermal Meta. È quindi davvero impossibile non elogiare e apprezzare questo lavoro pieno di poesia.
Tracklist
- Odio le favole
- Gravita con me
- A parte te
- Pezzi di paradiso
- Umano
- Bionda
- Volevo dirti
- Lettera a mio padre
- Schegge
Carlotta Tomaselli