Dietro ogni canzone c’è sempre una storia, strana o meno che sia, che lascia aperti molti interrogativi su come sia potuta riuscire o meno in maniera così eccellente, indipendentemente dalla bravura degli artisti che hanno preso parte alla sua composizione. È il caso di Under Pressure, storico pezzo che, ancora oggi, rappresenta il miglior sodalizio della storia del rock, quello tra la voce di Freddie Mercury, alla guida dei suoi Queen, e David Bowie, il “Duca Bianco”, scomparso pochi anni fa.
Il pezzo ha con sé un background un po’ particolare, fatto di scontri, litigi e intese fra i due grandi artisti, nonostante le droghe e le ideazioni dei creatori del testo. Dopo l’insuccesso di Hot Space, dovuto ad una mancanza di stile e tecnica, fuori dagli schemi dei Queen, l’arrivo di Bowie in studio di registrazione sembrò segnare il successo tanto sperato, nonostante il pezzo sia nato occasionalmente, non c’era nulla di programmato o prestabilito.
Secondo le parole di Brian May – chitarrista della band – il brano prese vita da una base musicale, sulla quale tutti cantarono una melodia a loro piacimento. Dopo una lunga serie di scontri e urla, ha prevalso in ognuno di loro lo spirito da rockstar che diede i natali al pezzo che avrebbe guadagnato uno strabiliante successo in tutto il mondo, e che sarebbe stato ricordato come “la canzone dei Queen con David Bowie”.
Francesco Tusa