Anno: 2015
Etichetta: Interscope Records
Genere: Psychedelic Rock – Synthpop
Formazione: Kevin Parker (voce, chitarra elettrica, kazoo), Jay Watson (tastiere, synth, chitarra elettrica, cori), Dominic Simper (synth, chitarra elettrica), Julien Barbagallo (batteria, cori), Cam Avery (basso, cori).
“Currents” è il terzo disco targato Tame Impala. O meglio: Kevin Parker. Questo perché – come molti sapranno – l’intero lavoro è stato scritto, eseguito, registrato e prodotto dal cantante e polistrumentista australiano. Quando si dice «One Man Band»!
L’album rappresenta, innegabilmente, un punto di svolta nella carriera di Parker che qui si distacca dalle sonorità fortemente psichedeliche di “Innerspeaker” e “Lonerism”, che hanno reso celebre la band, per lasciare spazio ad un sound più minimale. Il filo conduttore – che si dispiega durante l’ascolto dei tredici brani che compongono “Currents” – è il massiccio utilizzo del sintetizzatore a scapito delle chitarre che, se ci sono, hanno ora un ruolo secondario. Un suono decisamente elettronico dunque, al quale si mescolano elementi funk, soul, R’n’B, pop e – persino – disco.
“Let It Happen” – che ha anticipato l’uscita di “Currents” di qualche mese – è forse il brano che maggiormente conserva le atmosfere evocative degli esordi, a cui segue la breve ma interessante “Nangs”. Le accattivanti sonorità pop di “The Moment” e “Yes I’m Changing” segnano – all’interno del disco – la linea di confine, il distacco tra il passato ed il presente della formazione di Perth. “Eventually”, dopo un buono spunto iniziale, si perde invece nell’eccessiva ripetitività. “The Less I Know The Better”, che fa battere il piedino a tempo, è effettivamente uno dei pezzi migliori di questo lavoro; peccato che ricordi un po’ troppo da vicino la produzione di un famoso duo francese altrimenti noto come Daft Punk! Per il brano “‘Cause I’m Man” – scelto, non a caso, come secondo singolo estratto – l’inarrestabile lavorio d’esplorazione sonora porta Parker ad approdare, in quest’occasione con ottimi risultati, nel territorio della musica soul. Reminiscenze psichedeliche tornano poi a farsi sentire in “Reality In Motion”, senza però che questa riesca ad eguagliare i risultati raggiunti nei precedenti lavori. La chiusura del disco viene invece prevedibilmente affidata al suono sintetico ed allucinogeno della pur ben confezionata “New Person, Same Old Mistakes”.
Con “Currents”, Kevin Parker ha snaturato il sound che rendeva i Tame Impala riconoscibili, perdendo quel fascino onirico che tanto li caratterizzava, in favore di melodie più pulite e di tendenza: l’album è infatti orecchiabile, scorrevole e – grazie al sapiente ripescaggio della disco anni ’70 – particolarmente adatto alla pista da ballo (meglio se con i pattini ai piedi), ma l’impressione è che nulla di questo synthpop s’imprima in profondità nella mente dell’ascoltatore. L’estrema fruibilità del disco avrà probabilmente il merito di far conoscere il gruppo australiano al grande pubblico, ma non può far a meno di deludere chi i Tame Impala li segue e li ama dai tempi di “Innerspeaker”.
Tracklist:
- Let It Happen
- Nangs
- The Moment
- Yes I’m Changing
- Eventually
- Gossip
- The Less I Know The Better
- Past Life
- Disciples
- Cause I’m A Man
- Reality In Motion
- Love/Paranoia
- New Person, Same Old Mistakes
Laura Di Francesco