Rovazzi sì, Rovazzi no. Da tempo la polemica è accesa sull’interprete di successi come “Andiamo a comandare” e “Tutto molto interessante”… Per molti solo un fenomeno partorito a tavolino dagli ambienti mainstream e privo di vero valore artistico; per altri un autore geniale da seguire.
La stessa intro del nuovo singolo gioca, grazie alla partecipazione del comico Maccio Capotonda, sull’odio e sull’indivia che provocherebbe Rovazzi nell’ambiente musicale… tanto che Capotonda, sul letto di morte, suggerisce al cantante di collaborare con l’unico artista “non-odiabile” in grado di riscattarne l’immagine e la reputazione: Gianni Morandi.
“La gente ti odia Fabio, ti odia perché hai fatto successo. Devi fare un featuring con l’unica persona al mondo che non è odiabile: Gianni Morandi”…
Un video che si presenta come una grande operazione mediatica dove Fabio Rovazzi prova di nuovo a sbancare e a far numeri da capogiro, collaborando con il più amato dagli italiani. Quel Gianni Morandi, che proprio come Rovazzi viaggia a livello social su numeri impressionanti, seguitissimo ed idolatrato.
Due universi diversi, per storia e contenuti, che si incontrano per un successo senza precedenti, tanto che in pochi giorni Rovazzi fa registrare con Volare oltre 7 milioni di visualizzazioni.
Bravo interprete oppure no, va dato merito a questo ragazzo di aver ben compreso i mezzi di comunicazione attuali; plasmati e perfettamente utilizzati per generare successi virali.
Come nessuno prima, Rovazzi sa farsi interprete di una nuova generazione di artisti pronta a sfruttare tutti i vantaggi mediatici della rete e delle nuove tecnologie. Laddove la comunicazione viene snobbata da molti, relegata ad ultima voce di budget, per lui ed il suo entourage è la prima fonte di investimento e di successo.
E allora non possiamo che dire: “Bravo Rovazzi! Fondamentalmente geniale…”