Continua il Postepay Sound Rock in Roma 2016 e, come promesso, continuano anche le sorprese. Ieri sera, infatti, sul White Stage dell’Ippodromo delle Capannelle di sorprese ce ne sono state parecchie. A cominciare dalla giovane Joan Thiele, nata in Italia e nota al grande pubblico per una cover del brano Hotline bling del rapper canadese Drake eseguita durante l’opening act. A breve la cantautrice pubblicherà il suo primo album in studio prodotto da Chris Tabron ed anticipato dai singoli Save me e Taxi driver, anch’essi eseguiti durante l’opening act.
Altra sorpresa molto gradita è stata quella fatta da Giò Sada accompagnato dalla Barismoothsquad. Il vincitore dell’ultima edizione di X Factor, dopo aver conquistato un disco d’oro con il suo primo singolo intitolato Il rimpianto di te, ha deciso di ricongiungersi con la sua vecchia band nata dall’idea dello stesso Giò di coinvolgere musicisti provenienti da altre band come i Madrezma o i MinusTree e con la quale al momento sta lavorando al progetto Nowhere stage che consiste nell’eseguire dei live acustici in luoghi isolati o abbandonati e quindi difficilmente raggiungibili dalla musica. Proprio in uno di questi luoghi è stato girato il videoclip della cover Come away with me di Norah Jones pubblicato sul canale Vevo dell’artista pugliese che, dopo aver aperto entrambi i concerti italiani dei Lukas Graham, sarà impegnato nella pubblicazione del suo nuovo singolo che anticiperà il suo primo album solista in uscita a settembre. Intanto, sul palco Giò appare sicuro di sé ed afferma: “Serve del tempo per diventare degli artigiani”, riferendosi alle tempistiche di produzione del brano Il mio sguardo di te presentato in occasione di un concorso musicale per band emergenti nel 2013.
Direttamente dalle vette delle classifiche musicali di Australia, Nuova Zelanda, Austria, Belgio, Svezia e Danimarca arrivano sul palco della rassegna musicale, che ormai da diversi anni rende ancor più calde le estati romane, i Lukas Graham. Il nome della band di genere pop rock, con richiami al soul ed all’R&B, deriva da quello del frontman, Lukas Graham Forchhammer, ed ha debuttato in Danimarca nel 2011. “I hope you know you’re not alone in that hell”: il brano Better than yourself spacca in due i cuori dei giovanissimi fan e da così inizio al secondo concerto italiano della band danese.
Gli animi si scaldano velocemente sulle prime irriverenti note di uno dei singoli estratti dall’album Lukas Graham (2012), Drunk in the morning. Prima di andare avanti, Lukas ci tiene a raccontare in breve la storia che c’è dietro al brano che sta per eseguire. Don’t worry ‘bout me, infatti, è un brano scritto in seguito alla morte del padre e legato ad un periodo particolare durante il quale, proprio a causa del lutto subito, spesso gli veniva consigliato di passare più tempo con la famiglia. Nonostante ciò, però, lui ha continuato a fare musica partendo per un tour proprio durante quel periodo, elaborando così il lutto e chiedendo alla gente di non preoccuparsi delle sue condizioni emotive. A What happened to perfect segue Mama said, primo singolo estratto dall’album Lukas Graham (2015) caratterizzato da una molteplicità di generi musicali differenti. “Then she took me by the hand and turned this boy into a man”: si tratta di Strip no more, altro singolo estratto da Lukas Graham (2015).
Siamo quasi in chiusura ed è la volta di 7 Years, brano scelto per il debutto internazionale che ha permesso alla band di raggiungere le prime posizioni delle classifiche musicali di Italia, Norvegia, Finlandia, Paesi Bassi, Svizzera e Germania. Qui si fa fatica a controllare le emozioni e ad evitare gli abbracci. Si chiude con Happy home, brano nato dalla collaborazione dei Lukas Graham con il DJ Hedegaard.
Quello di ieri sera è stato un concerto di qualità, esibizioni di apertura comprese. Su quel palco i Lukas Graham hanno suonato, cantato e giocato mostrando una professionalità ed una naturalezza disarmanti. Siamo l’unico Paese nel quale bere vino rosso a pranzo non è considerato strano. Come ci raccontano durante il live, questo ha destato grande stupore in loro ed anche per questo Lukas, Mark, Magnus e Kasper torneranno a trovarci presto.
Adriana Santovito | Foto: Danilo D’Auria