RECENSIONI

Lo Straniero, disco d’esordio – Recensione

Ottimo disco d’esordio per il quintetto Lo Straniero, che realizzano un elettro pop godibile ed originale

È uscito a maggio 2016 per l’etichetta La Tempesta Dischi “Lo Straniero”, disco d’esordio dell’omonimo ed interessante giovane quintetto formato da Giovanni Facelli (voce, chitarra, synth), Federica Addari (voce, synth), Luca Francia (synth, piano elettrico, drum machine), Valentina Francini (basso) e Francesco Seitone (chitarra, drum machine).

Nonostante l’album in questione prenda vita dopo soli due anni dai natali artistici della band, che per l’occasione si avvale in parte della produzione artistica di Gianni Masci, “Lo Straniero” si presenta come un lavoro estremamente curato, già molto maturo, in cui gli intenti di psichedelia elettro – pop chiaramente manifestati vengono attuati meravigliosamente e sapientemente lungo le undici interessanti tracce che compongono questo ottimo disco d’esordio.

Testi scritti in un italiano elegante ed originale, timbri vocali suadenti e raffinati e un sound a cavallo fra le sperimentazioni della contemporaneità e un certo gusto retrò per le tastiere anni ottanta, stile primi Depeche Mode, rendono questo de Lo Straniero un disco godibile e particolare, che senza dubbio non fatica a diversificarsi dalla massa.

Melodie avvolgenti ed affascinanti accompagnano l’ascolto dei brani in maniera calda ed appassionante, rendendo la fruizione del suddetto interessante e gradevole, costantemente sui generis pur nella rilettura di un certo tipo di elettronica d’annata.

Di sicuro una gemma all’interno del giovane panorama cantautorale attuale in Italia.

Tracce migliori: “Jet lag” e “Rimango qui”.

Francesca Amodio