Sono già passati dieci anni da questo capolavoro, eppure tutti coloro che sono appassionati di hip hop non possono che considerarlo sempre attuale. Un grande classico che è destinato a non tramontare mai. Stiamo inevitabilmente parlando anche di un artista istrionico, da cui ci si può aspettare di tutto e immediatamente il contrario di tutto, ma in cui il talento scorre nelle vene alla pari del sangue.
Anche noi di Qube Music abbiamo voluto rendere omaggio a Kanye West, uno dei rapper più importanti di tutti i tempi, e omaggiare il decimo anniversario della pubblicazione di quello che, da molti, viene ritenuto il miglior album realizzato in tutta la sua carriera.
Tredici brani, uno più bello dell’altro
In un recente studio sulla discografia di Kanye West sono stati analizzati diversi dati, in modo semplice, ma al contempo decisamente interessante, che aiutano a capire molto bene le proporzioni di un vero e proprio fenomeno mediatico. Sì, dal momento che di MBDTF è stato analizzato il rendimento, ma pure la produzione, nonché quanta influenza sia stata esercitata sul pubblico dopo l’uscita dell’album.
Correva l’anno 2009 quando l’artista si rese protagonista della celebre incursione sul palco dei VMA e dell’interruzione, altrettanto nota, del discorso di Taylor Swift. In quell’esatto momento, la carriera di West sembrava per naufragare in modo definitivo. Fu proprio quella scelta di difendere strenuamente il video di Beyoncé, però, a permettere al rapper in questione di creare il suo capolavoro. Infatti, dopo quanto successo si ritirò in una sorta di esilio volontariato, e dorato ovviamente, alle isole Hawai, per tornare in pubblico nel novembre del 2010, con quello che prontamente non esitò a definire un album di scuse.
Si tratta di My Beautiful Dark Twisted Fantasy: un album che era formato da tredici tracce, una più spettacolare dell’altra, che ci mise davvero pochissimo a prendersi la scena e pure la vetta della Billboard 200. Sia i fan che la critica non esitarono a definirlo immediatamente un grande classico. E, in effetti, come si può definire altrimenti un album che, al suo interno, può contare su dei veri e propri masterpiece, come “Monster”, “All of the Lights”, ma anche “Power” e “Runaway”.
L’obiettivo di MBDTF, però, non era assolutamente quello di far risalire la reputazione del rapper, anzi. Eppure, proprio il carattere di straordinarietà di quell’album, dovuto al fatto che tutti i pezzi al suo interno erano davvero super, portò anche i detrattori del rapper americano a tesserne le lodi.
Le statistiche di rendimento
Proviamo a dare un’occhiata a quelli che sono i numeri che l’album MBDTF è stato in grado di generare. Dal punto di vista del rendimento, a un decennio dalla sua uscita, questo capolavoro è stato ascoltato oltre 1,7 miliardi di volte su Spotify, permettendo a Kanye West di portare a casa ben 3 Grammy Awards. Il punteggio assegnato da Metacritic? Addirittura 94, classificandosi come il quarto miglior album di tutti i tempi in questo speciale dato.
E poi, ancora, il fatto di permanere 119 settimane all’interno della Billboard 200, senza dimenticare anche le spese di produzione, che saranno noccioline per il rapper a stelle e strisce, ma si tratta comunque di ben 2,5 milioni di euro. Per la produzione ci sono voluti 52 scrittori, 11 produttori, 20 musicisti, 18 vocalist, 11 artisti e 19 tecnici di produzione.