Per la nostra rubrica GENERATION, dedicata all’universo degli artisti emergenti, abbiamo intervistato Andrea Licciardo, artista siciliano d’esperienza che ci ha raccontato – IL VIAGGIO MIGLIORE – il suo ultimo singolo. Una lunga chiacchierata dove ha ripercorso tappe della sua carriera, emozioni e aneddoti di vita… Un vero VIAGGIO, insomma…
– Ciao Andrea, benvenuto su Qube Music, parlaci un po’ di te. Chi è l’uomo e l’artista Andrea Licciardo?
Andrea nasce il 31 Gennaio 1991 a Lipari, piccola isola dell’arcipelago Eoliano. Nonostante il suo percorso di studio informale, nel canto, da sempre accoglie la musica nella sua vita perché la ritiene l’unico scopo in grado di mantenerlo in vita: paura, rabbia e felicità vengono esorcizzate proprio grazie al canto.
La passione la musica nasce sin da piccolo, quando davanti ad un pomello della tenda, utilizzato come microfono, Andrea si esercitava nei testi e nelle canzoni dei suoi cantanti preferiti.
Quando parliamo di uomo e artista non c’è nessuna differenza: io sono sempre me stesso in entrambi i casi cerco sempre di dimostrare e raccontare tutto ciò che vivo, penso e sento. In ogni canzone che scrivo o interpreto tento sempre di raccontare un qualcosa che ho vissuto, cercando di allargare il problema all’intera società e a trovare una soluzione non solo per me stesso ma per tutte quelle persone che si ritrovano nella mia musica.
Mi piace scrivere e raccontare del mio vissuto piuttosto che stare a pensare ad una storia da inventare, quando scrivo non penso solo a me stesso ma mi piace entrare in sintonia con l’altro, mettermi nei panni dell’altro, vivere e vedere con gli occhi altrui.
Sono una persona all’apparenza molto forte ma in realtà dentro nascondo le mie fragilità di un passato non facile, ma è proprio grazie a queste difficoltà che ho trovato il mio punto di forza, la musica: unica fonte di ispirazione che mi permette di trasformare i momenti belli, e non, in note musicali.
– E’ appena uscito in questi giorni “IL VIAGGIO MIGLIORE” il tuo nuovo singolo, un brano delicato, tipicamente pop con un gran bel testo. Un lungo viaggio formato da ricordi, pensieri, sogni. Vuoi parlarcene?
Il VIAGGIO MIGLIORE è un brano che ho presentato tramite l’etichetta discografica Cantieri Sonori quest’anno per Sanremo Giovani anche se l’esito non è stato positivo io ci ho creduto e anche tanto.
Questo mio nuovo singolo fa parte del mio progetto artistico che si chiama MusicaEmpatia che vuole essere rivolto ai giovani come me. Voglio parlare degli aspetti non vincenti dei giovani, delle varie problematiche, stati d’animo, pensieri e debolezze, spiegandone attraverso la mia musica non solo le motivazioni ma anche i punti di forza.
Il brano parla di un viaggio all’interno dell’Io, nel quale ho ripercorso i momenti della mia vita. Un percorso, un lungo viaggio formato da ricordi, pensieri e sogni; tortuoso e reso impervio a causa dei diversi ostacoli incontrati durante il tragitto.
Una canzone che parla delle difficoltà che ognuno di noi incontra nel proprio percorso di vita, ma con un finale positivo, perché nonostante tutto non mi sono mai fermato o arreso, sono sempre andato avanti e ho sempre lottato! Anzi, è proprio grazie a questo smarrimento che sono riuscito a ritrovarmi; a rialzarmi e ad azionare il motore dell’anima per potermi concentrare sulla mia musica e su questo nuovo progetto.
– Ne “GLI INSEGNAMENTI DELLA TUA ASSENZA”, il tuo precedente primo singolo musicale, parlavi del tuo difficile rapporto con tuo padre: qual è il filo conduttore con “IL VIAGGIO MIGLIORE”?
Il filo conduttore tra i due brani è l’inizio del percorso di una vita vissuta, non facile, di uno stare male in mezzo alla società proprio perché non stavo bene non solo con me stesso ma anche con gli altri, o forse in mezzo agli altri ero sempre affranto da delle problematiche che ossessionavano la mia mente: non capire chi io fossi davvero, il difficile rapporto con la famiglia, tra cui il padre, una serie di motivazioni che mi hanno portato ad evadere ed andare via dalla mia isola… infatti mi trasferii a Milano.
Lì sento di essere cresciuto, maturato e di aver riscoperto il mio Io, ed ecco che si affaccia il nuovo singolo il VIAGGIO MIGLIORE.
Il mio viaggio di ritorno alla mia isola dopo tanti anni, un viaggio diverso dagli altri, ero felice e sereno con me stesso perché finalmente avevo scoperto chi ero ed ero consapevole di ciò che volevo veramente.
Il VIAGGIO MIGLIORE perché ritornare dopo tantissimi anni nella terra in cui si è nati, ed essere realmente se stessi, è come aver scoperto, non solo una nuova vita, ma una nuova isola; perché ero io che adesso guardavo tutto con occhi diversi.
– Ascoltandoti si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad un artista di buon livello, uno che il mestiere lo mastica, seguace di quella tradizione che ha fatto grande la canzone italiana. Hai musicalità, i tuoi testi molto belli e curati, Un artista come te potrebbe approdare tranquillamente a Sanremo o scrivere canzoni per dei big… Eppure quanto è difficile emergere, per un artista come te, nell’attuale panorama musicale italiano?
Emergere oggi è davvero molto difficile, primo perché c’è davvero tanta competizione tanti artisti bravi e sicuramente tanta bella musica. Un mondo difficile anche perché il mercato discografico cambia ogni anno.
Penso che sia necessario trovare, ed avere, quel piccolo tocco in più che fa la differenza. Ognuno di noi ha un suo aspetto peculiare qualcosa che lo rende diverso dagli altri, oggi non si pensa solo a creare un buon testo o un buon arrangiamento ma si guarda all’artista nella sua completezza, si guarda anche al suo modo di essere, di vestirsi, diciamo che bisogna sapersi creare un personaggio. Io non ho mai pensato a crearlo ma penso di differirmi in questo perché già lo fanno gli altri, quindi io resto un po’ fuori dalla cerchia. Posso essere quel qualcuno che si distingue per non voler essere un personaggio ma una persona, voglio essere me stesso, voglio che la mia musica arrivi al pubblico per ciò che sono.
Non mi piace dovermi trasformare perché ti viene richiesto, non mi piace essere un membro della massa, preferisco essere Andrea e basta!
Motivo per cui non ho neanche mai creato un nome d’arte. Forse questo non mi aiuterà, ma io credo moltissimo in me stesso, nella mia musica e in ciò che sono, quindi sono sicuro di potercela fare anche se per me già ce la sto facendo perché essere qui, oggi, a rispondere alla vostra intervista, su Qube Music… beh, fino a 10 anni fa chi me l’avrebbe detto che sarei arrivato a questo punto.
Io penso che le cose prima o poi arrivano e sono convinto che anche per me prima o poi arriveranno delle soddisfazioni, basta lavorare sodo e con impegno.
– Riceviamo sulle nostre scrivanie, qui in redazione, centinaia di mail al giorno di artisti emergenti, che spesso hanno produzioni molto prolisse e disomogenee, invece con te la sensazione è di trovarsi di fronte ad un artista “maturo” che produce solo poche cose, ben ponderate e tutte molto coerenti. Saggezza? Programmazione? Qual è il tuo segreto per mantenere questo buono standard produttivo?
Sicuramente lo studio, studiare mi sta aiutando davvero tanto, ultimamente ho anche lasciato il lavoro per dedicarmi anima e corpo alla musica… perché ci credo! Avere la mente libera e prendersi cura di se stessi con l’attività fisica sicuramente ti aiuta a continuare in questo mondo; avere delle persone che credono in te, avere ottimi produttori che ti supportano e ti stimolano creando brani cuciti su te stesso; lavorare in team è poi la cosa più importante: creare insieme partendo dal bit fino ad arrivare alla linea melodica.
Non amo molto quelli che acquistano inediti, penso che un brano possa definirsi tuo solo nel momento in cui ci inizi a lavorare da zero, perché può rappresentarti solo se hai contribuito a crearlo.
– Andrea, parlaci dei tuoi progetti futuri. Cosa dobbiamo aspettarci nel medio o lungo periodo?
Sicuramente continuerò con il mio progetto discografico, sono già a lavoro per altri due brani, tra i quali uno uscirà nel 2020. Inoltre continuerò a partecipare a diversi concorsi canori per rafforzarmi e far maturare la mia carriera artistica e poi chissà?!!!…
Sto già lavorando per il mio primo album ma di questo ancora non posso dire molto.
Per il resto, come dicevo prima, le cose se devono arrivare arrivano e quindi sono sicuro che arriveranno anche per me…