Abbiamo intervistato gli HAZAN, tra i 5 finalisti del SUMMER CONTEST 2019 di Qube Music. Egle Taccia ha parlato con loro di “Fossi in te”, il video con il quale concorrono… Scopriamo cosa ci hanno detto:
– Ci raccontate la storia degli Hazan?
Gli Hazan sono una band indie pop/rock. Il nostro percorso con il nome Hazan è relativamente recente, abbiamo iniziato nel 2016 con l’EP “Kaiserpanorama”.
In realtà la nostra formazione esiste da diversi anni e ha avuto alcune incarnazioni, tra cui The Capozeella, sicuramente quella più degna di nota. Sotto quel nome abbiamo calcato diversi palchi importanti e ci siamo aggiudicati il contest “Oasis night”.
Una nostra canzone intitolata “London Zeella” è stata infatti selezionata e premiata direttamente da Alan McGee, lo storico produttore della band di Manchester dei Fratelli Gallagher.
Nella storia attuale invece, ci siamo tolti delle belle soddisfazioni, come successo con il nostro singolo “Visionario” in rotazione su Radio Capital durante l’intera estate del 2017 nell’ambito della vetrina “Capitalent” con padrini i Negrita, con i quali abbiamo avuto l’occasione di una bella chiaccherata.
Sempre in ambito di soddisfazioni, due mesi fa ci siamo esibiti al MenGOFest di Arezzo in apertura ad artisti del calibro degli Zen Circus e dei Rappresentate di Lista, è stato un successo e abbiamo portato a casa tanta energia con noi.
– Quali sono i vostri riferimenti musicali?
I nostri riferimenti musicali sono vasti, partono dai Beatles passando poi per gli anni ’90, dal grunge al brit pop, fino ad arrivare all’indie rock dell’inizio 2000 ed alla musica contemporanea sia italiana che internazionale.
– “Fossi in te” è il vostro nuovo singolo. Com’è nato e di cosa parla?
“Fossi in te” parla di tutte quelle ragazze che stanno buttando via la loro bellezza (non solo fisica) con il ragazzo sbagliato.
Ci rivolgiamo al loro ipotetico compagno, dicendo appunto che se “fossi in te” cercherei di avere cura di tanta bellezza, invece di sprecarla. Durante i nostri live ci piace presentarla dicendo “questa è dedicata a tutte le ragazze che stanno insieme ad uno stronzo”.
– Nel brano la protagonista viene raccontata da una prospettiva lontana. Ci rendiamo conto della bellezza delle cose quando non le abbiamo troppo vicine?
Esatto, spesso raccontiamo l’aneddoto della formica che cammina su una grande tela dipinta: è troppo vicina, troppo addentro alla cosa per coglierne la bellezza. È solo allontanandosi che riesce a vedere il disegno nella sua interezza.
– È così difficile oggi riuscire a capire gli altri?
Forse lo è più che in passato. Ormai siamo sempre attaccati agli smartphone e viviamo le relazioni personali attraverso uno schermo. Forse per questo oggigiorno è più difficile entrare in sintonia con gli altri, ci stiamo dimenticando come si fa. Non ci dispiacerebbe affatto un ritorno alle vecchie abitudini, in cui ci si incontrava con una birra in mano invece di stare col capo chino a digitare su uno smartphone.
– Avete dei nuovi progetti in cantiere?
A giorni gireremo il video clip del terzo singolo “Agiti la testa” che lancerà l’uscita del nostro primo album “Ordine e caos” prevista per inizio 2020. Mentre Sabato 23 Novembre torneremo live al Legend Club, uno dei locali più fighi per la musica live a Milano.
Intervista a cura di Egle Taccia | Foto: su concessione degli Artisti