Un recente studio svolto in Svezia ha dimostrato che quasi il 70% dei musicisti indipendenti soffre di malattie mentali dovute a stress, ansia e depressione.
Il sondaggio è stato effettuato su circa 1.500 musicisti indipendenti iscritti sulla piattaforma di distribuzione digitale Record Union, ed ha rivelato gli allarmanti dati. Tra i più “ammalati” i ragazzi compresi nella fascia d’età tra 18 e 25 anni e tra le patologie spicca l’ansia da streaming.
Gli artisti manifestano in particolare la paura di fallire ed il timore per la valutazione che ricevono parte degli altri, pubblico e critica.
Tra i sintomi più frequenti: attacchi di panico (33%), ipocondria (57%), stress e preoccupazioni continue (41%). Fra tutti gli artisti coinvolti nella ricerca il 51% ha dichiarato di essersi aiutato da solo, il restante 49% ha ammesso di fare ricorso ad alcol e droghe
Johan Svanberg responsabile della Record Union ha dichiarato: “Il nostro studio ci dice che c’è bisogno che qualcosa cambi. È tempo di mettere lo stato della salute mentale dei nostri artisti all’ordine del giorno, prima degli stream e del successo commerciale. Noi come industria dobbiamo svegliarci e chiederci: qual è la nostra responsabilità in questa cosa e cosa possiamo fare per creare un clima musicale più sano…”.
Ha inoltre aggiunto: “L’industria musicale ha tradizionalmente definito il successo in termini commerciali. Per essere considerato un successo è necessario raggiungere alti obiettivi di vendita e di tour. Il denaro viene sempre prima di tutto. Per creare un clima musicale più sostenibile con artisti più sani, crediamo che questo stato delle cose debba cambiare e che gli artisti debbano iniziare a pensare alla propria salute mentale come parte del successo”.
Tra i consigli per evitare ansie e stress c’è quello di affidarsi ad agenzie ed uffici stampa musicali specializzati nella promozione specifica per artisti indipendenti, in grado di supportare questi ragazzi nel loro percorso di crescita, affinché possano incanalarsi su binari professionali corretti.
Come ci conferma anche uno dei responsabili di Sonyca, tra i migliori uffici stampa per artisti emergenti: “I ragazzi arrivano da noi spesso spaventati e stressati, per i tanti impegni e per la profusione di energie che una promozione richiede, ma noi riusciamo a sostenerli e rassicurarli. Abbiamo sviluppato nel tempo servizi testati ed adatti proprio agli artisti indipendenti e questo aiuta sia noi che loro ad affrontare il mercato con in giusti mezzi e senza ansia”.