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GIUNGLA al Carroponte

Giungla è ora impegnata in una tournée con la quale sta presentando il suo EP dal vivo e l’11 Agosto ha fatto tappa al Carroponte di Milano. Vi raccontiamo la serata!

Giungla è il progetto solista di Emanuela Drei, già voce e chitarra della band Heike Has The Giggles ed ex bassista di His Clancyness. Lo scorso 20 Novembre pubblica il suo primo EP intitolato Camo, prodotto da Federico Dragogna dei Ministri. Il progetto riscuote un successo inaspettato grazie allo streaming e alle lodi della critica. Giungla è ora impegnata in una tournée con la quale sta presentando il suo EP dal vivo. L’11 Agosto ha fatto tappa al Carroponte di Milano e noi di Qube Music siamo felici di raccontarvi la serata.

Come previsto sono i Marabou ad aprire il concerto con le loro atmosfere elettroniche e i loro brani ipnotici, tra cui figura su tutti Lovely. Se siete appassionati di musica elettronica, vi invitiamo ad ascoltare le loro canzoni su SoundCloud. Giungla sale sul palco della Luna qualche minuto dopo il saluto dei Marabou, accompagnata soltanto da chitarra elettrica e pedali. Dietro al suo look acqua e sapone, nasconde un’anima grintosa, in grado di dimostrare che il Rock non è determinato dalla quantità di borchie indossate o da gesta estreme compiute sul palcoscenico. Il Rock è un’attitudine ed è verità.
Nessuno può fingersi Rock se effettivamente non lo è e Giungla non ha bisogno di alcuna finzione o sovrastruttura. Basta vedere come tiene il palcoscenico e come imbraccia la sua chitarra, quasi a farci l’amore, per capire immediatamente di quale pasta sia fatta. Durante il concerto dimostra di essere un’artista eclettica in grado di passare da sonorità distorte, come quelle presenti in Cold, primo singolo estratto dal suo EP, ad altre più morbide come quelle di Sand. Fin dall’inizio vuole sentire il calore del pubblico e invita tutti i presenti ad alzarsi dalle sedie ed avvicinarsi al palco, creando un’atmosfera molto più sciolta ed informale.
La scaletta prevede in totale undici brani: tra questi citiamo i quattro presenti nell’EP Camo, una cover di How do you do it dell’americana Empress Of  ed un unico brano in italiano. Conclude il suo live scendendo dal palcoscenico e continuando a suonare la chitarra in mezzo al pubblico, invitando tutti a perdersi nella musica.

Il live è durato meno di un’ora, ma è stato un concerto intenso e passionale, in cui l’artista ha dimostrato che il suo nome d’arte non è forse stato scelto a caso poiché lei è davvero come una giungla: selvaggia, indomabile e affascinante. Più volte durante la serata, guardandola e sentendola suonare, sono tornate alla mente l’attitudine ribelle di PJ Harvey e la grinta di una Carmen Consoli anni ’90 e “mediamente isterica”.
Giungla rientra sicuramente tra gli artisti italiani della nuova leva pronti a farsi ricordare e noi non possiamo fare altro che augurare a lei una carriera splendida e a noi stessi di poterci perdere ancora in quella giungla meravigliosa che è la sua musica.

Federico Colombo