Un album che sembra essere fatto apposta per essere suonato dal vivo: la scelta della registrazione in analogico paga la giovane cantautrice valtellinese, che attraverso atmosfere molto anni ‘ 90 riesce a presentare un disco pieno di spunti e che riempie di speranza gli amanti di un certo tipo di rock.
Per prepare La Giusta Distanza ci sono voluti quattro anni di lavoro e un’infinità di live, e sentendo il disco si riesce effettivamente ad attraversare varie fasi, tuffandosi in atmosfere diverse, da K2 con la sua vena Grunge, alla delicatezza di Non Ballerò (pezzo di assoluto valore, da segnalare), che nella list track cade subito dopo Brividi/Lividi che probabilmente, esprimendo quella forte idea di amore carnale, durante un live del gruppo può veramente provocare sia brividi che lividi.
L’impatto per chi ascolta questo disco è chiaro: si rimarrà stregati da questa ragazza che dietro la sua dolcezza nasconde un’anima rock, di quello sporco e pieno di distorsioni.
La parola, o forse il verso in cui viene descritta meglio l’essenza di questo disco è: “Che strano rumore che fa la sincerità”, i pezzi sono stracolmi di sincerità, dopo aver sentito il disco viene voglia di farsi proprio due chiacchiere con la leader del gruppo. La voce della cantante appare sempre, proprio citando Farsi Male: “Dura e così fragile”, e le giuste distanze da questo album non esistono, anzi quasi ogni lontananza viene annullata.
Un lavoro che in Italia ha pochi precedenti soprattutto perchè questo progetto, capitanato da una donna, è veramente una novità quasi assoluta, in tempi recenti, nel nostro panorama musicale.
In un periodo in cui l’egemonia nella musica appartiene a sintetizzatori e prodotti elettronici, per carità molto interessanti, a volte si sente il bisogno di riscoprire quella dimensione che ha fatto la fortuna del grunge, garage rock, insomma vedete voi come chiamarlo, ma per chi avverte lo spasmodico bisogno di sentire delle chitarre che siano acustiche o attaccate a mille pedaliere, questo è l’album giusto. Non tenetevi a distanza: ci sarà certamente bisogno di un riascolto per apprezzare al meglio alcuni brani, ma Giorgieness ha un futuro e può star tranquilla perchè quel domani invocato nell’ottava traccia dell’album c’è tutto. Cara Giorgie, come recita la prima traccia del disco “Sai Parlare”e non solo : sai anche suonare e emozionare.
Questa è la composizione del gruppo: Giorgie D’Eraclea (voce e chitarre), Davide Lasala (Chitarre e pianoforti), Andrea De Poi (Basso), Lou Capozzi (Batteria).
GIORGIENESS – LA GIUSTA DISTANZA
(Woodworm / Audioglobe)
TRACKLIST
01. Sai parlare
02. K2
03. Il presidente
04. Brividi/Lividi
05. Non ballerò
06. Io torno a casa
07. Lampadari
08. Come se non ci fosse un domani
09. Che strano rumore
10. Farsi male
11. Dare fastidio
Gianluigi Marsibilio | Foto di Copertina: Simone Peronaci