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Freddie Mercury e Mika: due generazioni musicali a confronto

Molti sono gli artisti che, ad oggi, più si avvicinano caratterialmente parlando a stelle del rock passate a miglior vita, ma che hanno lasciato un segno indelebile nella storia musicale. Tra queste personalità, si annovera quella di Michael Holbrook Penniman Jr., in arte Mika.

Il solista di Beirut – di madre libanese e padre americano – col suo animo vivace e di certo brillante e coinvolgente, non è molto lontano dalle qualità e anche dai trascorsi di vita, si potrebbe dire, di Freddie Mercury, stella e leader dei Queen.

Dopo un’infanzia travagliata dovuta al trasferimento in Francia per via della guerra civile libanese e l’arresto del padre in Kuwait, a cui segue poi il trasferimento a Londra e la scoperta di essere affetto da dislessia, il giovane Mika frequenta una scuola musicale nella capitale inglese, sebbene i problemi non manchino.

Il 2007 per l’ibrido statunitense rappresenta il punto di svolta della sua carriera in quanto pubblica il suo primo singolo Grace Kelly, per poi esordire con il primo album Life In Cartoon Motion. Ad esso seguono nei successivi anni i tre album del suo repertorio, The Boy Who Knew Too Much (2009), The Origin Of Love (2012) e No Place In Heaven (2015).
Acquisita una certa notorietà a livello internazionale, Mika debutta nel 2016 con Casa Mika, un programma musicale indetto da Rai2 che ospita artisti di un certo calibro che ballano e cantano con Penniman Jr.

Fisicamente e caratterialmente perciò non è molto lontano dal padre di Bohemian Rhapsody: fisico magro e slanciato, abiti colorati e sgargianti, omosessuale dichiarato e soprattutto performer carismatico che ricorda molto Mercury in ogni suo movimento.

L’indiano parsi nato a Zanzibar, trasformatosi in Freddie Mercury per fare di lui un mito, godeva di grinta e di una vocazione canora di certo invidiabile. Rigido e costante in ciò che più amava fare, musica, Freddie non perdeva mai lo spirito e fino alla fine ha mantenuto il suo vigore sebbene la sua vita sia stata stroncata dall’HIV nel pieno dei suoi anni. Performer e perfezionista come pochi al mondo, era capace di dedicare ore e ore su un pezzo per trasformarlo in perfezione ed era fortemente orgoglioso di essere diverso dagli altri. Insomma Freddie Mercury era l’anima dei Queen e del rock stesso e certamente Mika questo lo sa bene.

Francesco Tusa | Foto di Copertina: Mairo Cinquetti