De Gregori canta Bob Dylan, già questo accostamento basterebbe a raccontare la serata di ieri a Francavilla Al Mare. Due giganti che si incontrano vanno ammirati e noi di Qube c’eravamo: in piazza della Sirena l’atmosfera è un vero melting pot ordinato, si incontrano giovani e anziani, i vecchi fan e quelli dell’ultima ora.
I posti a sedere messi a disposizione dall’organizzazione del Blubar Festival, che ha visto la partecipazione anche di altri artisti come Eugenio Finardi, erano esauriti da tempo, ma le persone intorno alla piazza sono arrivate da ogni parte per assistere allo spettacolo.
L’importanza dell’evento è ovvia, arrivando verso la piazza, intorno alle 19 già si respirava un’aria carica di attesa, e tantissime persone già da ore erano accampate per assicurarsi il posto migliore.
Il concerto inizia con una splendida puntualità alle 22, e già questo si presenta come un estremo sinonimo di eleganza, le prime parole che illuminano il pubblico sono quelle di Agnello di Dio, incisa nel 1996 nell’album “Prendere o Lasciare”.
La presenza in occasione dell’apertura del concerto di Luigi Grechi, fratello di Francesco de Gregori, non fa altro che impreziosire la serata, anzi il “Bandito e il Campione”, storico successo firmato da Grechi per il fratello è eseguito proprio da lui a pochi minuti dall’inizio del concerto.
La serata vola, passando dai pezzi di Amore e Furto, ultimo album in cui il cantautore ha cantato Dylan, ai vecchi successi storici: Rimmel, sul finale del concerto, ha infiammato tutti e attraverso questi pezzi datati (Titanic, Pablo) di De Gregori è stato possibile assistere all’abbraccio ideale tra i fan di una vita e i novelli seguaci.
Il ritmo tra un pezzo e un altro è stato serrato, infatti il cantautore, tranne che per spiegare la scelta di Dylan, non ha interagito molto con il pubblico facendo parlare le sue canzoni e la sua musica.
Anche se in una canzone di “Sulla Strada” De Gregori ripete: “Se credi di conoscermi, non è un problema mio”, questa mattina al risveglio tutti gli spettatori, in particolare chi per la prima volta ha assistito ad un concerto del cantautore, possono dire di conoscere un pochino meglio Francesco De Gregori e siamo certi che anche se ognuno lo racconterà a modo suo, tutti avranno in mente la sua impeccabile eleganza espressa sul palco, nei testi, nei suoni e nei gesti.
Gianluigi Marsibilio | Foto: Martina Dalla Mora
SCALETTA ESEGUITA
- Agnello di Dio
- La leva calcistica del
- Va in Africa Celestino
- L’angelo
- La Storia siamo noi
- Alice
- Caterina
- Battere e levare
- Sempre per sempre
- Servire qualcuno
- Un angioletto come te
- Come il giorno
- Pezzi di vetro
- L’abbigliamento di un fuochista
- Atlantide
- Generale
- Il panorama di Betlemme
- Niente da capire
- Sotto le stelle del Messico a trapanar
- Titanic
- Rimmel
- La donna cannone
- Buonanotte fiorellino