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Esplosione Afterhours al Postepay Sound Rock in Roma

Si respirava energia rock allo stato puro come da molto tempo non si vedeva sui palchi

Continua la kermesse The Italian Way al Postepay Sound Rock in Roma che ieri sera ha ospitato una serata speciale targata Afterhours.

Giunge a Roma la sesta data del Folfiri o Folfox Tour 2016, e nonostante il ritmo serrato e la stanchezza che potrebbe farsi sentire, gli Afterhours hanno incentrato il loro live sull’energia e l’esplosività, coinvolgendo il pubblico romano in una serata davvero elettrizzante.

Di pochi mesi fa le polemiche sulla conferma della partecipazione di Manuel Agnelli come giudice ad X Factor :

“Le polemiche me le aspettavo: il conformismo degli anticonformisti fa ancora più male delle cose che vogliono combattere”.

Una polemica davvero sterile, dal momento che ieri sera ci è stato dimostrato come il partecipare ad un programma di quel tipo, non significhi poi perdere smalto o non essere coerenti con il proprio percorso artistico.

L’undicesimo album di questa band, forse la più rappresentativa del rock alternativo italiano, è Folfiri o Folfox. Già il titolo preannuncia la particolarità del lavoro. Ad orecchio può sembrare un titolo simpatico, ma sono il nome di due trattamenti chemioterapici, quelli a cui si era sottoposto il padre prima di morire. Ci tiene però a sottolineare in una precedente intervista:

“Non è un disco sull’elaborazione di un lutto sennò sarebbe stato tutto di ballate lente. Invece è pieno di rock, perché è più una riflessione su chi sopravvive a un lutto e da questo trae energia. Paradossalmente mi sono ritrovato al contempo a essere un bambino abbandonato e un uomo definitivamente adulto”.

Il disco è infatti un esperimento emotivo colmo di saliscendi che alternano ballad a brani rock più sporchi e crudi, chitarre distorte e chitarre acustiche mixate in maniera esemplare da veri artigiani della musica per un risultato davvero unico e suggestivo, soprattutto nella resa live.

Sul palco con Manuel Agnelli, Roberto Dell’Era – basso, Rodrigo D’Erasmo – violino, Xabier Iriondo – chitarre, Stefano Pilia – chitarre,Fabio Rondanini – batteria, musicisti di livello altissimo che hanno contribuito ad un risultato spettacolare.

Erano molti i timori per questo tour, saranno dei live sottotono? Non all’altezza dell’apice della loro carriera? Bene a mio avviso, è oggi l’apice della loro carriera, i loro testi stanno raggiungendo una fetta di pubblico sempre più ampia. Altro timore da sgretolare: vi rassicuriamo sul fatto che il live  è stato caratterizzato da un inizio scoppiettante ed altrettanta è stata la conclusione. Si respirava energia rock allo stato puro come da molto tempo non si vedeva sui palchi.

Una scaletta nutrita sia dei brani dell’ultimo album, sia dei grandi successi. Due i bis e come lui stesso ha dichiarato dal palco “E’ bello ritrovare una Roma così, siamo reduci da sei date impegnative, siamo stanchi ma ci sono serate che vorremmo non finissero mai e questa è una di quelle”.

Nel gran finale non potevano mancare le attesissime Strategie, Non è per sempre, Quello che non c’è, Voglio una pelle splendida, Bianca, Bye Bye Bombay.

In un momento storico in cui la musica che va per la maggiore è quella dalla caratura e la cifra stilistica estremamente semplice anche nei testi, è davvero bello vedere un Rock In Roma gremito per un gruppo che da sempre ha puntato sulla finezza dei testi per veicolare un messaggio nascosto tra le righe.

Una nota estremamente positiva di questo live è che il pubblico degli Afterhours è speciale. Pochi, pochissimi smartphone a riprendere lo show, se non per fare qualche foto, e tante persone che tornano a godersi un concerto attraverso i propri occhi e i propri sensi e non attraverso lo schermo di un telefono.

Marta Croce | Foto: Giusy Chiumenti

Setlist:

  • Grande
  • Ti cambia il sapore
  • Il mio popolo si fa
  • Non voglio ritrovare il tuo nome
  • Ballata per la mia piccola iena
  • Varanansi Baby
  • La Vedova Bianca
  • Padania
  • Né Pani né Pesci
  • Male di miele
  • Cetuximab
  • L’odore della giacca di mio padre
  • Il sangue di Giuda
  • Bungee Jumping
  • La sottile linea bianca
  • Costruire per distruggere
  • Fra i non viventi vivremo noi
  • Se io fossi il giudice

Encore:

  • La verità che ricordavo
  • Riprendere Berlino
  • Strategie
  • Pop (una canzone pop)
  • Non è per sempre

Encore 2:

  • Quello che non c’è
  • Bianca
  • Voglio una pelle splendida
  • Bye Bye Bombay