Morgan non finisce mai di stupire. Eclettico e geniale, l’artista ha dedicato a Franco Battiato, scomparso il 18 maggio scorso, una poesia che vi riportiamo qui sotto:
Battiato mi spezza il cuore
Non ci posso pensare
Battiato mi riporta bambino
È sempre stato speciale
Così diverso da tutti
E forse per questo
Rinasce se stesso, chissà.
L’intelligenza è l’arte di associare campi disuguali solo all’apparenza
L’ironia è distacco dall’oggetto
Allo scopo di sopravvivenza,
Entusiasmo è sete di conquista e premessa dell’orgasmo
Pazienza è il risvolto compulsivo dell’assenza.
Medianico-alieno-vate radicale-derviscio presocratico sperimentale.
E stasera l’estate s’invola, che onore, Battiato mi spiega le fasi lunari, e da oggi ogni volta
che la luna
si specchia nel lago e disegna un «C» io so che è calante.
Ma questo mi spezza il cuore
Non ci posso pensare Battiato mi ha ridato il bambino
È sempre stato gentile
Molto diverso da tutti
E forse, chissà, per questo mi ricorda me stesso
O mio padre.
«Ti bramo», per adesso, è il migliore sostituto del solito «ti amo».
Mettiamoci al lavoro, parliamo del sistema, che anche se ridiamo non vuol dire
che scherziamo.
Questo pezzo mi fa pena
Questo fine settimana
Quando torno su a Milano ci sentiamo e andiamo a cena.
Rimatore-Citaredo-Aureo aedo-bardo-rapsodo-venusto ornato agriforme.
Canta su un tappeto di tutta la gente gioie o dispiaceri,
Virtù più volentieri.
Ed io per buona sorte, o forse me lo sono meritato, nella primavera del ’95 l’ho incontrato e lui mi ha criticato
Ma poi mi ha fatto amico
Ma questo mi spezza il cuore
Non ci voglio pensare Battiato che ritorna bambino
È sempre stato geniale.
Più originale di tutti
E proprio per questo
che risuona nel tempo.
Battiato mi spezza il cuore
È sempre stato signore
Al di sopra degli altri
Ed è per questo
Che più in alto ti porta il canto,
Ma ti spezza il cuore.
Marco Morgan Castoldi