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“22 settembre”, il nuovo singolo di Ultimo che vuole raccontarci l’autunno dei vent’anni

L’autunno sembra affacciarsi più timidamente del solito quest’anno (fra temperature ballerine, umidità incollata alla pelle e piogge indecise sul da farsi), senza però sfuggire all’ineluttabilità del calendario gregoriano. E tanto basta ad Ultimo (alias Niccolò Moriconi) e il suo entourage per prendere due piccioni con una fava e lanciare sul mercato un nuovo singolo dalle curiose pretese, il cui titolo è per l’appunto 22 settembre. Nulla di sorprendente fin qui, rispetto all’anticipazione di inizio mese fatta dallo stesso chansonnier romano attraverso i propri social; e di fatto nemmeno nella doverosa fase di ascolto preliminare. I fan della vecchia guardia possono stare tranquilli: la poetica raffazzonata di Ultimo tiene fede ai precedenti lavori, includendo il consueto slalom fra quei temi di vita, amore e malinconia più comuni a un 40enne in crisi di mezza età che non a uno spensierato boy di 24 anni. Poco male, a ciascuno di noi rimane pur sempre la propria idea di come determinati messaggi dovrebbero essere trasmessi (soprattutto se affidati a una canzone); possibilmente, però, senza arrivare a scontrarsi con della malcelata superbia.

Se nei versi snocciolati in quasi 5 minuti di ascolto (con il tipico crescendo musicale in cerca di vette di epicità) vi accorgeste di avere l’impressione di ascoltare una sorta di dichiarazione d’intenti autocelebrativa (della serie “io lo so com’è la vita, lasciatevi servire”), è tutto perfettamente normale. Per gli ultimi arrivati, invece, basta semplicemente mettere su le cuffie e farsi un bel viaggio fra le produzioni finora pubblicate dal giovane Niccolò. “In ordine sparso”, ovviamente: non c’è bisogno di rispettare un ordine preciso. A rinforzare la pretenziosità di 22 settembre (rilasciato per Ultimo Records, la casa discografica indipendente creata e sposata dopo l’addio di inizio mese alla Honiro) ci pensa anche il videoclip – pubblicato quasi in contemporanea – girato da Antonio Usbergo e Niccolò Celaia (Younuts!). Sotto una pioggia scrosciante e impietosa (esiste niente di più poetico?), Ultimo esalta la propria immagine a colpi di pianoforte, intervallando così una trama “classica” di uomini disgraziati in cerca della redenzione (apprezzabile come sempre, naturalmente, il buon Marco Giallini protagonista del video). Già, uomini. Vissuti, possibilmente. Non occorre essere un Guccini o la PFM per essere presi sul serio, ovviamente, ma non mi sorprenderei nel vedere ancora nei prossimi anni una Impressioni di Settembre rimbalzare ovunque fra radio e social, e dimenticare quanto pubblicato in questo preciso giorno di questo anno tanto assurdo.

È vero: non è una gara e bisogna pur campare a questo mondo, e se il tuo mestiere preferito te lo permette tanto meglio. Ma imparare a volare basso (e in maniera opportuna) può aprire prospettive insospettabili e molto piacevoli.

Del resto, l’umiltà è un grandioso potere, quando si vuole parlare e raccontare di sé e della propria visione della vita senza dare l’impressione di averla capita. I poeti con la “P” maiuscola ne sanno qualcosa.

Jacopo Ventura