INTERVISTE

LEWIS GRANT, una scarica di emozioni che connette LOS ANGELES con il MONDO

Ho una fissa, e non sto parlando di un pezzo dei Verdena questa volta, ma di uno di quelli che diventerà, continuando su questa strada, uno dei più interessanti volti dell’alternative pop a livello globale. Lewis Grant, radici europee e fisicamente a Los Angeles, scrive dalla sua cameretta insieme al produttore Dylan Brady pezzi che vanno scoperti e amati. Pochi giorni fa è uscito il suo primo EP “Make Me Scared Again” e stanotte ne abbiamo parlato con lui in una bellissima intervista piena di emozioni. Perché alla fine quelle contano per poter raccontare qualcosa di nuovo e unico.

– Paura e rabbia, gioia e dolore. Come convive tutto questo nella tua musica?

Lo scorso anno ero assolutamente distrutto dalle mie emozioni, in generale. Mi sentivo assolutamente privo di emozioni e questo realmente mi spaventava. L’esplosione di emozioni nei pezzi è dettata e spinta dalla paura di non sentirne alcuna. Questo sanguina dalla mia musica, che è stata continuamente rimodellata, tagliata e rielaborata. Mi sono anche trasferito nell’ultimo anno e ho avuto molte esperienze personali che hanno segnato contrasti netti nella mia vita. Tendo a mettere queste cose direttamente nel lavoro.

– Quanto è importante per te supervisionare il lavoro di produzione e videomaking?

Molto importante. In particolare con il mio lavoro video. Con il video tendo a vedere veramente ciò che voglio anche prima di formarmi un’idea concreta su un pezzo.  Quando inizia il lavoro, divento piuttosto attento in fase di direzione o editing. Oltre a ciò, le persone con cui lavoro sono assolutamente fidate e ci collaboro in più di un video o di una canzone. Non ho mai lavorato con nessuno che non sia un amico intimo. Condividiamo sempre una visione simile.

– Com’è nato il featuring con Lil West?

Lil West è incredibile. Quel ragazzo ha qualcosa di veramente speciale. Non vedo l’ora di vedere la sua carriera esplodere. La nostra canzone, How Could I Know, è stata realizzata in un momento particolare attraverso un nostro amico comune, Dylan Brady.

Dylan e io abbiamo fatto la canzone e pensavamo alla sua struttura e quando pensavamo a West, era immediato connetterlo al brano. Sapevamo che sarebbe stato perfetto. Sono rimasto sbalordito quando abbiamo ripreso i suoi versi, completamente strutturati. È Il verso più bello di sempre, e ancora brucia nella mia testa. Questo è stato un po’ di tempo fa, però. La canzone è stata rielaborata una o due volte prima che finisse per sembrare come ora. È stato un vero viaggio con quella canzone. E sì, West e io siamo amici, lui è mio fratello 🙂

– Cosa trovi nella produzione di Dylan Brady?

Trovo la vita, trovo l’amore e l’odio e tutto il resto. Uno dei miei migliori amici e uno dei miei musicisti preferiti. Potresti metterlo a sedere in una stanza per una settimana e lui potrebbe uscire avendo fatto un album di qualsiasi genere. È semplicemente fantastico e adoro lavorare con lui, abbiamo interessi molto simili e amiamo fare musica strana ed enigmatica ma anche fare un pop impassibile, perché no?

– Quali sono le parole e le emozioni che hanno formato il tuo EP di debutto?

Un mio amico mi ha contattato proprio oggi e mi ha detto che il mio EP lo rende felice e triste allo stesso tempo. Questo è praticamente il modo in cui vivo ogni giorno della mia vita, e penso che sia una buona strada per il progetto.

– Come ti influenza una città come Los Angeles?

Mi influenza di più semplicemente perché sono circondato da musicisti. Io non vado in spiaggia, io non vado nei negozi (comunque ci sono dei buoni posti), ma di solito rimango nella mia stanza e faccio musica. Ed è davvero bello perché ci sono centinaia di persone che fanno la stessa cosa. Questo lo trovo assolutamente eccitante.

– Ti piacerebbe venire in Italia? Qual è il tuo rapporto con l’Europa?

Mi piacerebbe venire in Italia. Ci sono stato una volta e assolutamente la amo. Ho una connessione molto forte con l’Europa. Ho avuto la fortuna di viaggiare un po’ e la preferisco all’America 10 volte. Anche tutta la mia famiglia vive in Scozia, quindi ci vado abbastanza spesso.

Gianluigi Marsibilio | Foto: su concessione dell’Artista